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Mostra Settimo Giorno di Gonzalo Borondo al Magma Gallery Medievale di Bologna

La Mostra Settimo Giorno di Gonzalo Borondo alla Magma Gallery di Bologna: gli artisti e le opere, i periodi e gli orari, le informazioni per la visita.

Mostra Settimo Giorno di Gonzalo Borondo Bologna
Settimo Giorno di Gonzalo Borondo - Magma Gallery, Via Santo Stefano, 164 - Bologna

Mostra in corso dal 3 febbraio al 5 marzo 2023

Magma Gallery presenta una mostra personale di Gonzalo Borondo in cui l'artista parte da uno dei testi narrativi più antichi del mondo e senza dubbio uno dei più straordinari, il libro della Genesi, per rivisitare sensorialmente i primi sei giorni della creazione.

Comunicato stampa della Mostra Settimo Giorno di Gonzalo Borondo

MAGMA gallery è lieta di presentare Settimo Giorno”, una mostra personale di Gonzalo Borondo, dal 03.02.2023 al 05.03.2023, presso l Ex-Chiesa di San Mattia e MAGMA gallerya Bologna.

Borondo parte da uno dei testi narrativi più antichi del mondo e senza dubbio uno dei più straordinari, il libro della Genesi, per rivisitare sensorialmente i primi sei giorni della creazione.
In Settimo Giorno” culmina un lungo processo di creazione che Gonzalo Borondo è riuscito ad intrecciare con la peculiare struttura interna dell Ex Chiesa di San Mattia, senza tralasciare i suoi angoli di raccoglimento, pausa e silenzio.

In occasione di questa mostra lartista spagnolo utilizza per la prima volta il video come principale mezzo espressivo: più di sessantavideo distribuitinelleseicappelleel’altare, pernarrarevisivamenteisei giorni del mito dellacreazione. I video, - quasi un migliaio di fotogrammi in cianotipia, sui quali l’artista è intervenuto manualmente - realizzati con tecniche di sviluppo analogicoe combinati con l’attualetecnologia 3D, rappresentano una transizione tra il passato e il presente e viceversa, sia dal punto di vista tecnico che concettuale. Queste creazioni visive si integrano, sovrapponendosi, agli spazi architettonici e ricreano una sorta di conversazione intempestiva tra patrimonio e creazione contemporanea.

Nel progetto di Borondo, le pareti non sonosemplicemente un supporto ad immagini o video: secondoil suo modo di concepire la creazionelospazio cessa di essere unluogoin cui esporresolamente e si trasforma, globalmente, inun habitat – con le sue atmosfere, tessiture ed ambienti, conforme ai chiaroscuri – che conquista chiunque decida di entrarea San Mattia. Questovienericreatoattraversoleimmagini inmovimento, inarmoniaconle paroleeconilsuono, mettendoin discussioneleconvenzioniche esistonotraloperaelospettatore.

Borondo crea un processo per cui il visitatore è invitato a giocare un ruolo attivo nei diversi percorsi che sembrano fluttuare all interno dello spazio alterato, con varie opzioni per camminare o fermarsi, perdersi o ritrovarsi, per concedereuna pausa agli occhi, sianoessi chiusi oaperti.

Le installazioni video si susseguono nelle cappelle, nelle quali immagini in loop, linguaggi diversi, storie e suoni plasmano il tessuto di unesperienza multisensoriale. Unesperienza che ci introduce pienamente in un universo primordialeed unicoin cui scopriamo, senza un ordinestabilito dallartista, gli enigmi dei sei giorni della creazione.

“In principio Elohim creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta”.

Così cominciail libro della Genesinell Antico Testamento: Dio nonlavora conle mani, mafa apparireil mondointorno asé attraversola parola.

In Settimo Giorno”, la parola plasma allo stesso modo gli spazi della Chiesa di San Mattia attraverso la poesia di Ángela Segovia (Premio Nazionale di Poesia in Spagna), autrice dei frammenti di testo registrati che, sussurrati da lei stessa, lo spettatore ascolterà nei diversi ambienti, accompagnati dai suoni velati della compositrice Irene Galindo Quero(vincitrice del Berlin-Rheinsberger Kompositionspreis).

All interno della chiesa, immagini, video e suoni narrano gli abissi del sentimento di trasformazione ed accelerazione che dominalacontemporaneità, contrapponendoload una possibilità di sosta, un’immaginifica “antigenesi”,unlimbo incui si arrestala distruzione di cui la creazione ha inesorabilmente bisogno.

In occasione di questo importante progetto, Gonzalo Borondo ha realizzato una serie di 11 nuove opere, esposte pressolasede della galleria, in Via Santo Stefano164.

Queste opere, frutto dell’immersione in un profondo processo videografico, si materializzano con una nuova tecnica sviluppata dallartista. Mediante la stratificazione delle reti e luso esclusivo del bianco e del nero, Borondo crea bassorilievi, illusioni di volumiche generano narrazioni esi muovonotra pittura escultura.

“Per pensare alla Genesi è necessario, in qualche modo, pensare anche al suo contrario. Così, l’energia della creazione e lenergia della distruzione si fondono nel Settimo Giorno, dando vita ad uno spazio intermedio che i visitatori potranno vedere e percorrere”. (Gonzalo Borondo)

Biografia

Lartista Gonzalo Borondo (1989, Spagna), collegando pittura figurativa e installazioni con i loro contesti fisici e psicologici, realizza opere guidate dal desiderio di affrontare lessere umano nelle sue complessità simboliche. La questione del patrimonio ancestrale ha costituito la base della sua pratica artistica, insieme alle influenze derivate da una riflessionesul rapportotrauomoe paesaggio. Lerealtà deicollettivi di graffitari,attivistied artistialternativi, dicuihainiziatoafar partenel2003,hannosvoltoil ruolo di scuola d arte complementare alla sua formazione pressol Accademia di Belle Arti,e hannocreato un legametra la sua praticaartisticaelavita quotidiana.Lasua proiezione dellartecontemporaneainspazi pubblicicerca diabbattere le barrieretraarteevita. Borondo giocaconicodici,cercando di rimanereal di fuori delleconvenzioni. Rompeil limite di ciò che è tradizionalmente imposto dal patrimonio di un luogo, pur rendendogli omaggio in modo estremamente rispettoso. Il suo lavoro è il risultato di un potente dialogotra la sua arte e gli spazi in cui si colloca. Tra i suoi progetti più recenti: la mostra personale al Museo d Arte Contemporanea Esteban Vicente (Segovia, 2021); l intervento nel tempio di Chartrons,acquisito dal CAPC (Bordeaux,2019); isuoi intervential MACRO (Roma,2018-2019); lacreazione di unopera per il Festival de Musiques Interdites (Marsiglia, 2018); la mostra all’Urban Nation Contemporary Art Museum (Berlino,2017); Cenere(Selci2017- Premio ArteLaguna). Inaggiuntaallemostre personali tenutesia Madrid, ParigieLondra, Borondoharealizzatonumerosi muralesincittàcome Kiev, Nuova Delhi, Atlanta,Las Vegas, Honolulu, Milano e Boulogne-sur-Mer (premiatocome miglior murale 2020inFrancia).

Informazioni utili per la visita

Orari: da mercoledì a venerdì dalle 15.30 alle 19.00. Sabato e domenica dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00.
Telefono: +39.380.7675718
E-mail: info@magma.gallery
Sito web: Magma Gallery

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