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Mostra Cesare Pietroiusti. Un certo numero di cose al Mambo di Bologna

La Mostra Cesare Pietroiusti. Un certo numero di cose al Mambo di Bologna: gli artisti e le opere, i periodi e gli orari, le informazioni per la visita.

Mostra Cesare Pietroiusti. Un certo numero di cose Bologna
Cesare Pietroiusti. Un certo numero di cose - Mambo, via Don Giovanni Minzoni 14 - Bologna

Mostra in corso dal 4 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020

Il Mambo presenta la prima personale in un'istituzione museale italiana di Cesare Pietroiusti, vincitore della IV edizione del bando Italian Council (2018), concorso ideato dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo.

Comunicato stampa della Mostra Cesare Pietroiusti. Un certo numero di cose

L�idea dell�esposizione - la prima antologica dell�artista italiano in un�istituzione museale - prende avvio da una riflessione sul concetto stesso di mostra retrospettiva e sulla effettiva pos - sibilit� di rappresentare un percorso di ricerca artistica in tale formato. Da questa indagine nasce l�idea-provocazione di Cesare Pietroiusti: autonarrarsi non solo attraverso le opere prodotte ma anche tramite oggetti, suggestioni, episodi, gesti, azioni, comportamenti, ricordi riferiti alla propria vita, a partire dall�anno di nascita, il 1955.

Il percorso di visita nella Sala delle Ciminiere si articola attraverso l�esposizione di quelli che l�artista definisce �oggetti-anno� allestiti in ordine non rigorosamente cronologico. Si inizia dalla foto del piccolo Cesare in braccio alla balia proteso verso un grappolo d�uva (1955) per proseguire fino al 1976 con documenti, foto, dischi, cassette (con i relativi supporti d�epoca per la riproduzione) lettere, album di disegni, temi scolastici, storie, pagelle, tessere, libri, ricordi di viaggio, poesie che tracciano una linea lungo la crescita del bambino, adolescente e giovane Cesare. A partire dal 1977 gli oggetti si spostano prevalentemente dalla sfera personale all�attivit� artistica, con lavori di Pietroiusti realizzati nell�arco di quarant�anni: disegni, fotografie, video, riviste, documentazione di diverse performance, pubblicazioni, i siti web www.pensierinonfunzionali.net / www.nonfunctionalthoughts.net e documenti legati a mostre, lezioni e conferenze. Ogni oggetto-anno � accompagnato da un racconto che lo inquadra e lo contestualizza in rapporto ai precedenti e ai successivi.

Gli oggetti che rappresentano gli anni dal 1955 al 2018 sono allestiti intorno all�ultimo oggettoanno, relativo al 2019, che � collocato al centro della sala, in una struttura paragonabile a un �ring� completamente visibile e in alcune occasioni accessibile al pubblico: si tratta di un�opera in fieri, che si realizza grazie a un laboratorio condotto da Pietroiusti su due sedi, al MAMbo e al Grazer Kunstverein di Graz (Austria). Il workshop coinvolge studenti e giovani artisti, con l�obiettivo di riprodurre insieme all�artista in forma fisica, performativa e narrativa, secondo un meccanismo di mise en abyme della mostra stessa, gli oggetti esposti, in una forma di coautorialit� fin dalla fase ideativa. Gioca un ruolo importante lo scambio visivo tra gli originali allestiti intorno e le riproduzioni all�interno del �ring�.
L�opera scaturente dal workshop avr� come istituzione di destinazione il Madre � museo d�arte contemporanea Donnaregina di Napoli.

Il lavoro portato avanti durante il workshop sar� reso visibile in diversi momenti nel corso della mostra, con la partecipazione di Pietroiusti e dei giovani artisti: il pubblico � invitato a prendere parte ad attivit� che si svolgono nello spazio espositivo e in altre aree del museo. Si va dalle giornate di disegno creativo ispirate dall�oggetto-anno 1972 Diario scolastico di Carlo (sabato 12 e domenica 13 ottobre 2019) ai veri e propri tornei di scacchi (sabato 9 novembre 2019) e di �palletta� (sabato 23 novembre, 7 e 14 dicembre 2019) fino alla raccolta di richieste personali di In che cosa posso esserti utile? (1-31 ottobre 2019 con presentazione il 6 gennaio 2020).
La ricerca artistica di Cesare Pietroiusti, fin dal 1977, si � sviluppata fuori dalle logiche di gallerie, musei e mercato, con estrema indipendenza. Interprete originale della pratica performativa e relazionale, si � mosso tra sperimentazione linguistica e riflessione concettuale, dimostrando un particolare interesse per situazioni e oggetti apparentemente poco significativi, paradossali, normalmente non considerati meritevoli di attenzione, indagine o rappresentazione, probabilmente in ragione della sua formazione di medico psichiatra.

Il tema della relazione nella pratica artistica, intesa come scambio bilaterale o multilaterale, � trasversale al suo lavoro, in opposizione all�autorialit� a senso unico. Il suo agire � quindi sempre sociale, interattivo, teso alla costruzione di reti: � il caso, ad esempio, dell�esperienza di Oreste, cui il MAMbo ha recentemente dedicato una mostra negli spazi della Project Room. A partire dagli anni 2000 il lavoro di Pietroiusti si � rivolto in particolare alla riflessione sulle dinamiche del mercato, dello scambio denaro/merce, dei paradossi che attraversano il sistema sociale occidentale basato sul capitalismo: l�artista ha irreversibilmente trasformato banconote altrui, ha regalato migliaia di disegni originali e firmati, ha organizzato mostre in cui le opere potevano essere cedute in cambio di idee, venduto storie, ingerito banconote per poi restituirle ai proprietari dopo l�evacuazione. Alcune di queste azioni sono avvenute anche al MAMbo, dove l�artista, nel 2008, insieme a Stefano Arienti, � stato protagonista del progetto Regali e Regole.

Prendere, dare, sbirciare nel museo, che indagava le caratteristiche del museo d'arte contemporanea e le pratiche che possono consentirgli di rispondere adeguatamente alle questioni riguardanti l'autorialit�, il valore dell'opera d'arte, la sua distribuzione e la sua conservazione, il rapporto con il collezionismo e la partecipazione del pubblico.

In concomitanza con Un certo numero di cose / A Certain Number of Things, esce una pubblicazione (in italiano con allegato in lingua inglese) edita da NERO con testi di Cesare Pietroiusti che ripercorrono e arricchiscono i densi contenuti degli oggetti-anno esposti al MAMbo, corredato da immagini e da una postfazione di Lorenzo Balbi.

L�esposizione sar� inoltre accompagnata dall�attivit� di mediazione del Dipartimento educativo MAMbo per una migliore fruizione del percorso.

Il bando Italian Council, grazie al quale il progetto di Cesare Pietroiusti riceve il sostegno della Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane del MiBAC, prevede il finanziamento di attivit� che promuovano la produzione, la conoscenza e la disseminazione della creazione contemporanea italiana nel campo delle arti visive, attraverso la produzione di nuove opere d�arte contemporanea italiane destinate a incrementare le collezioni pubbliche di musei statali, regionali e civici. I progetti vincitori, ai quali sono state assegnate, per la quarta edizione (2018), risorse per oltre 1 milione di euro, presentano l'attivit� di artisti provenienti da tutta Italia e prevedono la realizzazione di opere che, ideate in relazione ai luoghi ospitanti o ispirate da riflessioni sui cambiamenti sociali e culturali del tempo, spaziano dalla fotografia alla scultura fino a installazioni e video-arte.
In questo contesto, il MAMbo � risultato destinatario del contributo di 145.000 euro, a fronte di un costo complessivo del progetto di 200.000 euro.

Orari: martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica, festivi dalle 10.00 alle 18.30; giovedì dalle 10.00 alle 22.00 (la biglietteria chiude un'ora prima). Chiuso il lunedì.
Biglietti: intero € 6; ridotto € 4. Gratuito: Card Musei Metropolitani Bologna.
Telefono: +39.051.6496611
E-mail: [email protected]
Sito web: Mambo

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