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Mostra Italo Zuffi. Fronte e retro al Mambo di Bologna

La Mostra Italo Zuffi. Fronte e retro al Mambo di Bologna: gli artisti e le opere, i periodi e gli orari, le informazioni per la visita.

Mostra Aldo Giannotti BolognaItalo Zuffi. Fronte e retro - Mambo, via Don Giovanni Minzoni 14- Bologna

Mostra in corso dal 20 gennaio al 1 maggio 2022

Al MAMbo apre la mostra personale di Italo Zuffi (Imola, 1969), a cura di Lorenzo Balbi e Davide Ferri, progetto espositivo che avrà un seguito a Palazzo De’ Toschi e permetterà di presentare in modo esteso il lavoro di uno degli artisti italiani più importanti della decade dei Sessanta.

Comunicato stampa della Mostra Italo Zuffi. Fronte e retro

Apre al MAMbo - Museo d�Arte Moderna di Bologna gioved� 20 gennaio 2022 Fronte e retro, mostra personale di Italo Zuffi (Imola, 1969), a cura di Lorenzo Balbi e Davide Ferri.

L�opening dell�esposizione avr� luogo mercoled� 19 gennaio dalle h 18.00 alle 22.00, con ingressi contingentati al museo (25 persone ogni 10 minuti), nel rispetto delle capienze e delle norme anti Covid-19. Per accedere sar� richiesto il super green pass e l�uso della mascherina FFP2.

Il progetto espositivo, che avr� un seguito a Palazzo De� Toschi, sede delle iniziative dedicate all�arte contemporanea di Banca di Bologna, permette di presentare per la prima volta in modo esteso il lavoro di uno degli artisti italiani pi� importanti tra quelli nati alla fine degli anni Sessanta.
Per il MAMbo la mostra prosegue il lavoro di indagine sull�arte italiana che il museo porta avanti da anni, a conferma della linea di ricerca che discende storicamente dalla GAM, presentando un artista legato al territorio in cui sorge il museo stesso; mentre per Banca di Bologna, nella Sala Convegni di Palazzo De� Toschi, si tratter� della prima personale dedicata a un artista italiano.
Fronte e retro � idealmente divisa in due momenti, in grado di richiamarsi e rilanciarsi reciprocamente: da una parte, al MAMbo, un percorso che permette di rileggere il lavoro dell�artista prendendo in considerazione uno spettro di opere che va dagli esordi, alla met� degli anni Novanta, fino al 2020. Dall�altra, a Palazzo De� Toschi, una serie di nuove produzioni, di lavori realizzati per l�occasione e in reazione alle caratteristiche dello spazio, toccher� alcuni degli aspetti nodali della sua ricerca recente.

La mostra, nel suo insieme, ruota attorno ad alcuni nuclei tematici che da sempre sostengono il lavoro di Zuffi e si traducono in contrasti e opposizioni che possono agire sul corpo (talvolta quello dell�artista stesso) come sulla forma scultorea: tra le idee di costruzione e al contempo di distruzione/caduta; di lavoro e, insieme, di dispersione di energia; di mollezza e di rigidit�; di fragilit� e di competizione.

I lavori presentati al MAMbo � opere di scultura, fotografia, video e performance, linguaggi attorno a cui si � sviluppata nel tempo la poetica di Zuffi � ricostruiscono il percorso dell�artista attraverso accostamenti inediti e senza necessariamente seguire una progressione cronologica.

Le opere esposte, oltre cinquanta, generano nuove ipotesi di dialogo tra loro mettendo insieme le pi� note dell�artista ad alcune nuove o meno viste. Tra i lavori pi� conosciuti, ad esempio, due video degli inizi: The Reminder, l�immagine di un corpo che si tende e irrigidisce fino al limite delle sue possibilit�, e Perimetro, all�interno del quale un corpo cerca di stabilire la sua relazione con lo spazio generando un senso di attesa e perpetua irrisoluzione.

La Sala delle Ciminiere, invece, fa emergere alcuni degli aspetti pi� importanti della pratica scultorea dell�artista, attraverso una selezione di Scomposizioni e di Osservatori trasportabili, realizzati a cavallo tra anni Novanta e Duemila attorno all�idea di architettura, in diretto dialogo con gli spazi recuperati su progetto di Aldo Rossi, fino a una serie di cavalletti, oggetto emblematico della sua pratica, richiamo a un�idea di lavoro e di scultura che pu� mostrarsi nel suo svolgersi, senza necessariamente trovare una forma definitiva e The Mystery Boy, una serie di immagini in cui si vede un ragazzo, disteso sul pavimento, che sembra investire tutta l�energia e la concentrazione di cui � capace attorno a un�azione apparentemente inutile.

Un�attenzione particolare � dedicata ai lavori che l�artista riunisce sotto il tema della competizione: Italo Zuffi esplora �dall�interno� i meccanismi del potere � soprattutto del sistema dell�arte contemporanea � cos� come si riflettono sia nelle istituzioni che li rappresentano e li sostengono, sia nella societ� in generale e li sovverte, li ridicolizza, li interpreta con azioni, performance e happening capaci di coinvolgere il pubblico e diventare opere/tracce in mostra.

All�interno del percorso, inoltre, alcuni elementi (non del tutto configurabili come sculture) si completeranno attraverso le performance: si tratta, pi� che di oggetti di scena, di oggetti in attesa, o attorno ai quali si � gi� consumata l�energia di un�azione.

Le performance attiveranno lo spazio in pi� punti e si svilupperanno a comporre un calendario che toccher� giornate diverse durante tutta la durata della mostra.
Il primo momento performativo avviene durante l�opening della mostra il 19 gennaio, quando si potr� assistere all�attivazione di Elenco, traduzione di quattro elenchi di artisti italiani e di gallerie in brani musicali eseguiti dai Madcaps, gruppo musicale storico di Imola attivo dal 1988, che autoproduce e autodistribuisce la propria musica, composto da Maurizio Manzoni (voce), Marco Pelliconi (tastiere), Gianni Martini (chitarra), Fulvio Tassi (chitarra), Marco Mirri (basso) e Daniele Pelliconi (batteria). Gli elenchi sono tratti rispettivamente: da una lista di gallerie d�arte, dalla pubblicazione Espresso. Arte oggi in Italia (2000), da una classifica di artisti italiani pubblicata sulla rivista Flash Art, dal catalogo della mostra Bologna Contemporanea, 1975 � 2005 alla Galleria d�Arte Moderna di Bologna, 2005. Ogni Elenco ha la stessa struttura: vi � una prima parte strumentale, durante la quale il cantante rimane silente e pressoch� immobile; e una seconda parte dove invece si attiva per declamare, con enfasi/contrazione crescente, i nomi degli artisti.

Sempre durante l�opening saranno attivate le opere Rassegna stampa, in collaborazione con l�Accademia di Belle Arti di Bologna, Partita a bocce con frutta, e Uscita n. 13, quest�ultima realizzata da Pawel und Pavel (un progetto artistico collaborativo fondato assieme a Margherita Morgantin).

Dalle h 16.00 alle 18.00 una speciale diretta radiofonica della trasmissione Portico, condotta da Morra MC & La Totta, dallo studio di NEU Radio del MAMbo anticipa l'opening con interviste all'artista, ai curatori e ai Madcaps.
A partire dal giorno dell�inaugurazione di Fronte e retro sar� nuovamente attivo il MAMbo Caf�, la caffetteria del museo con la nuova gestione affidata a Mapi srl per la durata di 13 mesi. La mostra a Palazzo De� Toschi, che seguir� quella al MAMbo, si concentrer� soprattutto sulla pratica scultorea, configurata come fedele riproduzione di una forma, e messa in discussione della stessa attraverso intrusioni e frammentazioni. Questa parte del progetto, inoltre, evidenzier� uno degli aspetti fondamentali della ricerca di Zuffi degli ultimi anni: quello dell�indagine attorno alla parola, usata sia in forma poetica (si intitola Poesie Doppie una raccolta di brevi testi poetici dell�artista, scritti tra il 2013 e 2014) sia come elemento da cui si genera la forma scultorea.

L�allestimento, che ogni anno reinterpreta in maniera completamente nuova lo spazio della Sala Convegni di Palazzo De� Toschi, avr� uno dei suoi baricentri nel dialogo tra due opere commissionate per l�occasione: Civilizzando, un lavoro che si sviluppa a partire dalla parola, usata qui come strumento di descrizione di azioni semplici e quotidiane, accostate a generare processi di azione, reazione e sintesi; e una nuova versione de Gli ignari, uno dei lavori pi� importanti degli ultimi anni: una serie di nature morte in ceramica accompagnate dal suono di un fischio � in questo caso ricollocato in un inedita partitura. Ciascuna delle due opere sar� installata sulle pareti di una struttura triangolare, con una forte presenza scultorea all�interno dello spazio: i due poli, veri e propri dispositivi fruibili su ogni lato, saranno dotati di un�illuminazione autonoma e permettono al visitatore di creare un proprio percorso nell�oscurit� della sala.

Nella stessa Sala Convegni verr� anche presentato un terzo lavoro installativo, una riflessione sulla scultura a partire da una combinazione di elementi replicati � un frutto e un carrello su cui � posato � che recano su di s� le tracce di una alterazione che sembra tradurre l�idea di un contrasto e di un desiderio di ridefinire la forma attraverso un intervento reiterato.

Infine, anche questa sede sar� animata da interventi performativi � in parte strettamente legati alle opere scultoree � a sottolineare ancora una volta l�importanza di questo mezzo espressivo nell�opera di Italo Zuffi.

Nel corso della mostra al MAMbo sar� prodotta e resa disponibile una pubblicazione in lingua italiana e inglese sull�artista e il suo lavoro, edita da Corraini Edizioni.

Si ringrazia il Dipartimento Cultura e Promozione della Citt� del Comune di Bologna per il fondamentale contributo nella realizzazione dell'esposizione.

Orari: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì dalle 16 alle 20; sabato, domenica e festivi su prenotazione obbligatoria entro il giorno precedente dalle 10 alle 20. Chiuso il lunedì.
Biglietti: intero € 6, ridotto € 4,. Card Cultura € 3.
Telefono: +39.051.6496611
E-mail: [email protected]
Sito web: Mambo

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