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Mostra Moto bolognesi degli anni 1950-1960 al Museo del Patrimonio Industriale di Bologna

La Mostra Moto bolognesi degli anni 1950-1960 a Museo del Patrimonio Industriale di Bologna: gli artisti e le opere, i periodi e gli orari, le informazioni per la visita.

Mostra Boldini Bologna
Moto bolognesi degli anni 1950-1960 - Palazzo Albergati, Via Santa Margherita, 10 - Bologna

Mostra in corso dal 17 ottobre 2021 al 15 maggio 2022

Al Museo del Patrimonio Industriale di Bologna una mostra ripercorre la produzione motociclistica nazionale del Secondo Dopoguerra.

Comunicato stampa della mostra Moto bolognesi degli anni 1950-1960

Nel secondo dopoguerra, dopo i primi difficili anni della ricostruzione, riprende la produzione motociclistica nazionale e ben presto Bologna si conferma come uno dei poli produttivi più dinamici d’Italia. Tra industria e artigianato, le imprese del motociclismo bolognese recepiscono le necessità del periodo, incentrando le loro proposte sulle piccole e medie cilindrate, dimostrando una sorprendente vivacità produttiva e una grande cura sia tecnica, nella meccanica e nella ciclistica, sia estetica, nelle forme e nella livrea.

Delle 55 marche di motocicli finiti, solo alcune si avviano ad avere un assetto ed una organizzazione produttiva moderni, con significativi riscontri economici: le lombarde/bolognesi F.B Mondial e MI-VAL, in città Ducati e Moto Morini, la DEMM a Porretta Terme. Marche storiche prestigiose come C.M e M.M., con alti livelli qualitativi in tutte le lavorazioni, soffrono i mutamenti in corso e affrontano il declino. Altre sono agli inizi, destinate ad un futuro brillante, come Cimatti, Testi e Malanca.

Dal punto di vista delle competizioni, i Campionati Italiani e quello Mondiale, le gare nazionali e internazionali, così come quelle di gran fondo su strada, assurgono ad eventi sportivi per eccellenza, gli unici in grado di assicurare prestigio e notorietà. Nelle cilindrate da 125 a 250, primeggiano Ducati, Mondial, Moto Morini, aziende che possono permettersi gli elevati costi delle squadre corsa.

Negli anni Cinquanta non vi sono piloti bolognesi di rilievo, con una importante eccezione: Leopoldo Tartarini, indicato dalla stampa come “la grande promessa del motociclismo italiano”. Dopo una partecipazione alla Milano-Taranto nel 1952, 1° tra i side-car, nel 1953 corre con una Benelli 125 da lui preparata, dapprima il Motogiro, dov’è 1° assoluto, quindi la Milano-Taranto classificandosi 2°. Nel 1955 e 1956 è pilota ufficiale Ducati. Un rovinoso incidente lo induce ad abbandonare le corse. Ciò nonostante trova grande fama con il giro del mondo insieme a Giorgio Monetti, sulle Ducati 175, una straordinaria occasione promozionale per la Casa di Borgo Panigale.

Ma il decennio 1950-1960 è anche il periodo in cui assume grande importanza l’industria automobilistica, con prodotti il cui costo è ormai accessibile, avviata ad una inarrestabile crescita nel mercato dei mezzi destinati alla mobilità della popolazione.

In mostra 32 motociclette dei più importanti marchi del decennio; filmati provenienti dall’Istituto Luce e immagini d'epoca completano il percorso espositivo tra produzione e agonismo.

A corredo della mostra: pannelli, didascalie e la possibilità di farsi accompagnare nella visita dalla app Museon, disponibile per Android e Iphone, con ulteriori contenuti multimediali e iconografici.

Orari: sabato e domenica dalle ore 10.00 alle 18.30.
Biglietti: € 5 intero; € 3 ridotto, gratuito minori 18 anni.
Telefono: +39.051.6356611
E-mail: mca@comune.bologna.it
Sito web: Museo Patrimonio Industriale

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